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PACE E COOPERAZIONE INTERNAZIONALE AL CENTRO DEL PREMIO GIUSEPPE TONIOLO 2018

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Il Premio Giuseppe Toniolo, seconda edizione 2017, lascia in eredità il valore della cooperazione per un nuovo modello di sviluppo pluralistico e sostenibile, grazie anche al racconto diretto e al confronto dei presidenti di importanti realtà di Marca, la lezione magistrale di Stefano Zamagni, insignito per la sezione nazionale “Pensiero”, la testimonianza degli altri premiati – Rina Biz, Giulia Pagotto, don Guido Bucciol  –   che hanno offerto un ricco contributo di vita e di azione per la loro esperienza personale. E un quadro complessivo di presenze, interventi – come la stesso omelia del Vescovo Giuseppe Zenti nella messa in Domo che ha preceduto la cerimonia finale del Premio, il 7 ottobre scorso -, apporti e consensi che incoraggiano a proseguire sulla buona strada intrapresa, e le positive potenzialità per il futuro di una iniziativa orientata a far conoscere la straordinaria attualità dell’opera del cristiano laico Giuseppe Toniolo nella Chiesa e nella società.                                                                                             Nell’occasione della serata finale del Premio 2017,  il vice presidente dell’Azione Cattolica diocesana per il settore adulti, Gino Sutto, ha guidato la delegazione dell’Associazione presenziando anche al conferimento del riconoscimento per la sezione “Azione & Testimoni”. E nell’anno del centenario della morte del Beato Toniolo, con la partecipazione diretta al Comitato Diocesano “Toniolo 100” sorto in seno all’Istituto “Beato Toniolo. Le vie dei Santi”, l’A. C. vittoriese rinnova il suo impegno per promuovere l’esempio di vita, il pensiero e l’azione del grande docente trevigiano, promuovendo da novembre 201 il ciclo di quattro incontri di riflessione etica in chiave tonioliana e figurando tra i soggetti organizzatori della terza edizione  del Premio Toniolo.    

“Pace e cooperazione internazionale: il grande sogno di Giuseppe Toniolo, l’impegno quotidiano di uomini e donne di buona volontà”.                                                                                 E’ questo il tema generale del Premio Giuseppe Toniolo 2018, che quest’anno temporalmente coincide con ben due centenari: la morte di Giuseppe Toniolo, avvenuta esattamente il 7 ottobre 1918, e la fine della Grande Guerra 1915 -18.                                                                                                                                

I promotori sono l’Istituto Diocesano “Beato Toniolo. Le vie dei Santi”, Diocesi di Vittorio Veneto, Pastorale sociale e del lavoro, Azione Cattolica Diocesana e Parrocchia di Pieve di Soligo.

Riflettendo sulla tragica carneficina mondiale, che generava nel suo animo angoscia e dolore, il grande economista e sociologo cattolico nel giugno 1917 prese la decisione di scrivere una lettera a Papa Benedetto XV, prospettando la nascita di un “Istituto cattolico di diritto internazionale” che potesse contribuire ad un  programma concreto di pace e di cooperazione stabile a livello globale.                           Un progetto di grande levatura e attualità, rimasto allora incompiuto ma ripreso nella sua intuizione dall’Azione Cattolica Italiana, che nel gennaio 2002 ha presentato ufficialmente l’ "Istituto di Diritto internazionale della pace Giuseppe Toniolo”, oggi attivo punto di riferimento per le competenze sul diritto internazionale e per la formazione di un laicato sensibile ai temi della pace e del dialogo.                                                                                                                                      

Dal punto di vista dell’articolazione interna, il regolamento del Premio prevede sempre le tre classiche sezioni: “Pensiero”,  di rilievo nazionale, che riconosce i lavori e le iniziative di carattere scientifico, divulgativo e culturale, “Azione & Testimoni”, di ambito regionale veneto, riservata a persone, associazioni e realtà sociali esemplari nell’impegno per la pace e la cooperazione internazionale, e “Giovani”, a carattere diocesano, dai 15 ai 25 anni, che singolarmente o in gruppo scolastico, parrocchiale o associativo partecipino con la produzione di un elaborato scritto o multimediale. Ecco la traccia per la sezione giovani:”L’elaborato sia il frutto di una riflessione storica che permetta di cogliere gli elementi della Grande Guerra e di rapportarli con i conflitti mondiali oggi ancora  aperti. Da tale analisi storica, emergano poi anche valutazioni personali e proposte realizzabili per garantire una pace duratura a livello internazionale, non soffermandosi soltanto a uno sguardo sull’Occidente, ma tenendo conto della situazione globale di ingiustizia diffusa a livello mondiale”.                                                                                                                                  La data  del 30 giugno 2018 segna il termine ultimo per la presentazione delle candidature e la consegna degli elaborati per la selezione del Premio Giuseppe Toniolo 2018, svolto in collaborazione con il Comitato diocesano “Toniolo 100”, con il contributo  del Comune di Pieve di Soligo e il patrocinio di Provincia di Treviso, e che avrà la cerimonia finale domenica 7 ottobre 2018, con l’annunciata presenza a Pieve del cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana.  

PREMIO GIUSEPPE TONIOLO 2017

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P R E M I O

G I U S E P PE

T O N I O LO

CERIMONIA FINALE

SABATO 7 OTTOBRE 2017

ore 20.45

Auditorium Battistella Moccia

Piazza Vittorio Emanuele II, 9

 

PIEVE DI SOLIGO TV

 

NEL CUORE DELL’ABBAZIA APRE LA FORESTERIA SANTA MARIA

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Tra passato, presente e futuro, nella fedeltà all’ispirazione originaria, con la capacità di pensare e generare opere nuove, sabato 9 settembre 2017 l’Abbazia di Follina (Treviso) si presenta più bella e accogliente a pellegrini e visitatori.

Dopo un anno e mezzo di lavori intensi e puntuali, con tante maestranze impegnate con competenza, cura e discrezione dentro gli antichi spazi, fra le pietre vive che raccontano una lunga e feconda storia di arte e di fede, si svelano i restauri dello splendido complesso abbaziale situato nel cuore di Follina.

All’interno del magnifico chiostro, datato 1268, apre i battenti la nuova casa di accoglienza e spiritualità “Foresteria Santa Maria”, che nel nome riassume la vocazione di sempre di un luogo speciale, raccolto, silenzioso e interiore: l’incontro e l’ospitalità, la disponibilità a farsi prossimo al forestiero e al viandante, l’apertura del cuore, della mente e di uno spazio fisico eloquente a quanti ricercano l’essenziale, il primato di Dio.                                                               

Tutto è avvenuto perché nell’Abbazia follinese - monumento nazionale che rappresenta uno straordinario esempio di architettura cistercense - urgevano  interventi di consolidamento, di miglioria complessiva e di recupero.                                                Proprio la necessità di conservare e dedicare al meglio per il futuro queste strutture di incomparabile pregio, ha suscitato la risposta generosa e la disponibilità all’azione di soggetti pubblici e privati del territorio.

Grazie alla sinergia tra la parrocchia retta da ben 102 anni dai frati dell’Ordine dei Servi di Maria e la Diocesi di Vittorio Veneto, all’importante contribuito della Regione Veneto, all’apporto del comune di Follina e alle generose donazioni di imprenditori e soggetti locali, l’Abbazia si presenta con strutture e ambienti rinnovati. In particolare, all’interno del progetto di turismo religioso promosso dall’Istituto Diocesano “Beato Toniolo. Le vie dei Santi”, viene inaugurata la “Foresteria Santa Maria” con nove camere, una ventina di posti letto, cucina e soggiorno per gruppi, famiglie e persone alla ricerca di esperienze autentiche di spiritualità, preghiera, fraternità, cultura e formazione.  

Le opere di restauro avviate il 7 marzo 2016 e ormai concluse – eseguite da Lorenzon Costruzioni, titolare Andrea Lorenzon di Pieve di Soligo, con progetto e direzione lavori dell’architetto Fabio Nassuato, di Vittorio Veneto - sono state realizzate in particolare grazie a un ingente contributo della Regione Veneto, Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, pari al settanta per cento circa del totale, con l’impegno fattivo in prima persona del vicario generale della diocesi, mons. Martino Zagonel, che ha seguito tutte le fasi di elaborazione e attuazione del progetto, comprese le relazioni in loco per il reperimento delle risorse a completamento dell’intervento finanziario.   

Alle ore 17 del 9 settembre ci saranno i saluti, gli interventi delle autorità, tra cui l’assessore regionale alla cultura, Cristiano Corazzari, la benedizione e il taglio del nastro, seguiti da un rinfresco, mentre alle ore 19 sarà il Vescovo di Vittorio Veneto, mons. Corrado Pizziolo, a presiedere la messa solenne  in Abbazia. In serata poi, a partire dalle ore 20.45, è in programma un concerto di alto livello a ingresso libero che vedrà la partecipazione del duo formato da Francesca Bonaita al violinoe daAlisa Kupriyova (Russia)al pianoforte, promosso dal comune di Follina in collaborazione con l’Associazione Concertistica Camellia Rubra, per la direzione artistica della giornalista e musicologa Vesna Maria Brocca, con il concorso di Rete Eventi e Provincia di Treviso e il contributo di Relais & Chateaux Villa Abbazia.

All’Istituto Diocesano “Beato Toniolo. Le vie dei Santi” della diocesi di Vittorio Veneto sarà affidata la cura e la gestione della nuova Foresteria Santa Maria.

Info: www.beatotoniolo.it; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..                                              

FORESTERIA SANTA MARIA, AFFASCINA TUTTI IL PREZIOSO RESTAURO

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Grande folla in Abbazia all’inaugurazione della nuova casa di spiritualità           FORESTERIA SANTA MARIA, AFFASCINA TUTTI IL PREZIOSO RESTAUROUnanimi consensi in una giornata “storica” per Follina

Hanno sorpreso e stupito il silenzio, l’attenzione, l’ascolto senza distrazioni e impazienze, quasi una meditazione comunitaria di centinaia di persone assiepate lungo i portici dello splendido chiostro, che nel 2018 farà 750 anni. Solo il rumore dell’acqua della fontana centrale, e  qualche rintocco di campana, hanno segnato il passare del tempo durante la cerimonia di inaugurazione della “Foresteria Santa Maria” e dei lavori di restauro e consolidamento dell’ala est dell’Abbazia di Follina, svoltasi sabato scorso 9 settembre per iniziativa di parrocchia e comune di Follina, diocesi di Vittorio Veneto e Istituto Diocesano “Beato Toniolo. Le vie dei Santi”.                                              Superate le previsioni meteo di una pioggia incombente, il momento ufficiale  si è svolto all’aperto all’asciutto sotto un cielo che ha addirittura concesso alcuni minuti di un caldo sole settembrino: un grande applauso ha salutato alla fine lo scampato pericolo, il risultato inatteso di chi ha creduto e sperato nel tempo favorevole oltre ogni ragionevole speranza.                                                                                             Hanno portato il saluto di benvenuto il priore e parroco di Follina, fra Francesco Rigobello, dell’Ordine dei Servi di Maria, che ha detto il suo “grazie” commosso per l’intervento e lo spirito che lo ha animato, e il sindaco Mario Collet, che ha parlato di una giornata “storica“  e delle opportunità rappresentate dal turismo religioso. Per l’ordine dei frati Servi di Maria erano presenti, tra gli altri, il priore della provincia veneta, Padre Lino Pacchin, e padre Giovanni Sessolo, in passato priore e parroco follinese. Nel folto pubblico accorso a Follina per l’occasione, sindaci, assessori e vari rappresentanti istituzionali e delle forze dell’ordine, parroci, esponenti dell’associazionismo diocesano, dirigenti e maestranze di cooperative e aziende locali, tante persone arrivate da più parti.  

Coordinati da Marco Zabotti, direttore scientifico dell’Istituto Diocesano “Beato Toniolo. Le vie dei Santi”, sono seguiti gli interventi dell’architetto Fernando Fiorino, funzionario di zona della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Venezia  e le province di Belluno, Padova e Treviso, dell’architetto Fabio Nassuato, progettista e direttore Lavori, del vicario generale, mons. Martino Zagonel, e dell’assessore regionale alla cultura, Cristiano Corazzari. Zagonel, in particolare, ha ricordato il percorso del cantiere iniziato a marzo 2016, la soddisfazione per il traguardo ottenuto e la grande risposta di solidarietà arrivata dalla generosità di tante aziende e persone del territorio, a sostegno della parte di spesa a carico della diocesi. Un lungo e significativo elenco, del quale è stata poi data lettura integrale da parte dello stesso Vicario generale, che ha annunciato l’apertura al pubblico della Foresteria per Ognissanti, primo novembre 2017, rinnovando l’appello a nuove donazioni liberali che potrebbero anche contare su agevolazioni fiscali.    

L’assessore Corazzari, per parte sua, ha espresso il compiacimento della Regione Veneto per il risultato dell’importante compartecipazione pubblica ad una felice iniziativa di recupero del patrimonio religioso, che va nel segno della cultura e dell’identità della comunità, lungo il progetto di turismo religioso a valenza regionale “Beato Toniolo. Le Vie dei Santi”.

La preghiera di gratitudine e la lettura della Parola hanno caratterizzato il momento religioso della benedizione delle nuove opere, guidato dal Vescovo Corrado Pizziolo, che ha espresso apprezzamento e riconoscenza per quanti hanno operato, procedendo poi al taglio del nastro tricolore, accompagnato dall’assessore Corazzari, dal sindaco Collet, dal presidente e dal vice presidente del “Beato Toniolo”, Diego Grando e Marco Zabotti, e dalle altre autorità intervenute.                                                  

Sono seguite le visite guidate a gruppi agli ambienti della nuova Foresteria Santa Maria: unanimi i consensi per i restauri eseguiti  - che hanno pure consentito di recuperare all’antico splendore affreschi del XV e XVI secolo - e gli arredi della nuova struttura, con nove stanze e una ventina di posti letto, dotate di servizi,  collegati a cucina e soggiorno, che si rendono disponibili per l’accoglienza di persone e gruppi interessati a vivere insieme momenti e giornate di spiritualità e fraternità ad un prezzo modico, secondo uno stile di essenzialità.   

La grande festa comunitaria – alla quale hanno contribuito con simpatia, dedizione ed efficienza tanti volontari di più generazioni – è proseguita con il brindisi augurale e il rinfresco offerto nel chiostrino dell’Abbazia, ai quali hanno contribuito generosamente diverse cooperative, aziende  e persone del territorio.

Il secondo momento ufficiale della giornata inaugurale della Foresteria Santa Maria è stata la solenne concelebrazione eucaristica nell’Abbazia presieduta dal Vescovo Corrado Pizziolo, animata dalle belle esecuzioni musicali del gruppo giovani di Follina.

Infine, come terzo e conclusivo appuntamento dell’intensa giornata, l’applauditissimo concerto del duo formato dalle bravissime interpreti Francesca Bonaita al violinoe Alisa Kupriyova (Russia)al pianoforte, promosso dal comune di Follina in collaborazione con l’Associazione Concertistica Camellia Rubra, per la direzione artistica di Vesna Maria Brocca, con il concorso di Rete Eventi e Provincia di Treviso e il contributo di Relais & Chateaux Villa Abbazia.

SI ALZA IL SIPARIO SUI RESTAURI DELL’ABBAZIA DI FOLLINA - UN GIOIELLO DI ARTE E DI FEDE TORNA A SPLENDERE

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Nell’Abbazia di Follina (Treviso), con i lavori eseguiti da Lorenzon Costruzioni, titolare Andrea Lorenzon, di Pieve di Soligo, su progetto e direzione dell’architetto Fabio Nassuato, nella nuova Casa di accoglienza e spiritualità “Foresteria Santa Maria” sono state realizzate nove camere dotate di servizi completi, su una struttura complessiva di 450 metri quadrati che permette di ospitare una ventina persone.                                                                                                                                                                     Il restauro degli intonaci originali e delle superfici affrescate ha messo in luce finiture del XV e XVI secolo.                                                                                                                                                                                    Il valore economico dell’intervento complessivo è pari a 1.217.000 euro.                                                            Dal 7 marzo 2016, giorno di avvio del cantiere, per la realizzazione dell’intervento sono state impiegate sino ad oggi una settantina di persone, per un totale di ventimila ore di lavoro.                 Il prezioso intervento di restauro e di recupero, realizzato rispettando in pieno il crono programma dei lavori, ha permesso di trovare il sapiente equilibrio tra gli elementi di valore del passato e le esigenze anche pratiche del presente, valorizzando al massimo l’impianto originario.  

Tipologia di interventi eseguiti, che verranno inaugurati sabato 9 settembre: 

-      Restauro e consolidamento statico della struttura di copertura dell’ala est dell’Abbazia,  che si estende su circa 1100 metri quadrati.

-      Realizzazione della Foresteria Santa Maria, con disponibilità all’uso di camere dotate di servizi completi, una delle quali attrezzata per accogliere una persona disabile nello spirito concreto dell’accessibilità, con locali destinati anche alle attività comuni e di supporto logistico alla gestione.

-      Consolidamento dei solai lignei originali con strutture in legno e acciaio. Sono stati adottati anche dei sistemi fono assorbenti per la riduzione delle trasmissione dei rumori tra i locali dei vari livelli. La soluzione è stata adottata al fine di garantire il comfort tra attività contemporanee nei vari locali dell’Abbazia.

-      Realizzazione di un ingresso/reception alla nuova Foresteria Santa Maria, con dotazione di un sistema di servo scala  per portatori di handicap al fine di raggiungere il primo piano della struttura.

-      Restauro degli intonaci originali e delle superfici affrescate emerse durante l’intervento.

-      Realizzazione di nuovi servizi igienico-sanitari pubblici a supporto della attività dell’Abbazia.

-      Manutenzione delle coperture del chiostro per circa 500 metri quadrati, risalenti al XIII secolo.

-      Realizzazione di una nuova rete generale di scarico e smaltimento di acque reflue.

 

Recupero dell’antico e inserimento del moderno, nello spirito dell’accoglienza di pellegrini, visitatori e turisti: nell’Abbazia di Follina la scommessa è vinta, e il risultato di questo grande lavoro di squadra è ora sotto gli occhi di tutti. 

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