Un Osservatorio contro la Criminalità

Criminalità organizzata: Zabotti, un Osservatorio provinciale per monitorare il fenomeno “Serve una Commissione per combattere mafia e usura” “La Provincia dovrà istituire, in collaborazione con la Prefettura, le forze dell’ordine, ma anche con i sindacati e le associazioni di categoria, un Ossevatorio antimafia e antiusura.” Lo ha detto oggi Marco Zabotti, candidato alla presidenza della Provincia di Treviso per Terzo Polo, Marca Civica e Unione Nord Est, alla luce delle recenti indagini nel padovano e delle notizie di cronaca che hanno messo in evidenza la preoccupante estensione anche nella Marca trevigiana" “Per garantire la sicurezza dei cittadini non servono espedienti demagogici e propagandistici, che per di più sono fonte di spreco di denaro pubblico e non rappresentano validi mezzi per contrastare il diffondersi della criminalità organizzata anche nel nostro territorio. Quello che invece può fare l’ente di Sant’Artemio per seguire la strada della legalità – ha spiegato il candidato alla Presidenza della Provincia - è istituire una Commissione provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico che dia gli strumenti necessari per combattere la malavita organizzata, sempre più pericolosa nel trevigiano, e il cancro dell’usura.” “Vogliamo porre un’attenzione maggiore su questo fenomeno – ha continuato Zabotti – sviluppando con le associazioni di categoria dei ragionamenti più approfonditi sull’impatto che le infiltrazioni mafiose e camorristiche hanno sul tessuto sociale ed economico nella Marca. L’idea è mettere insieme le energie: creare un Osservatorio che, raccogliendo le denunce e le segnalazioni provenienti dalle forze dell’ordine, dalle parti sociali e anche dai Comuni, vada a monitorare e misurare il fenomeno.” “Il progetto – ha concluso Zabotti – dovrebbe prevedere anche un servizio di numero verde e un’interfaccia per dialogare e raccogliere informazioni dagli imprenditori che si trovano a essere bersaglio della criminalità organizzata e degli usurai. Si crei così una cultura della legalità e una maggiore e diffusa consapevolezza tra i cittadini, che così informati hanno in loro possesso strumenti validi ed efficaci per difendersi, in piena sinergia con le forze dell’ordine che sono e restano il primo baluardo della quotidiana lotta contro il crimine. Questo al fine di evitare che la malavita prenda piede nel nostro territorio provinciale, che va salvaguardato in ogni modo da questa terribile minaccia.”