UNA TARGA RICORDA A FREGONA IL SACRIFICIO DI OTTAVIO DE LUCA

Un doveroso ricordo, una giusta memoria, un omaggio corale alla vita di un giovane ucciso per la libertà, per i valori più alti della Resistenza. Così è stata la cerimonia che la mattina del 25 aprile ha visto riunirsi a Fregona un folto gruppo di familiari, amici e cittadini per iniziativa dell’Associazione Volontari della Libertà di Treviso e del Comune di Fregona, nel nome del giovane partigiano della Brigata Cairoli, Ottavio De Luca, del Gruppo Brigate “Vittorio Veneto”,  ucciso dai fascisti l’11 luglio 1944. Allora era solo ventenne il garibaldino De Luca, di Osigo, nato il 14 agosto 1923: una targa ora ricorda il suo sacrificio a Fregona,  a lato della strada provinciale che sale al Cansiglio in corrispondenza del ponte sul Troyer, luogo esatto della sua tragica uccisione mentre tentava, insieme ad altri due amici, di fermare un’autocolonna diretta in montagna per un rastrellamento contro i partigiani. “Fulgido esempio di amore patrio e di profondo attaccamento ai valori di libertà e democrazia” è la dedica a Ottavio De Luca scritta sulla stele bilingue realizzata a cura del Comune di Fregona e della sezione vittoriese dei Volontari della Libertà. Partecipata e intensa la cerimonia sul luogo dell’inaugurazione la mattina del 25 aprile, con la corona d’alloro portata dalla giovanissima pronipote Francesca. Quindi, la benedizione da parte del parroco don Angelo Arman, gli interventi del sindaco Laura Buso  e del collega vittoriese Roberto Tonon, il discorso del presidente AVL Treviso Giorgio Prati, a ricordare tutti coloro che hanno donato la vita per la libertà e la democrazia. Presenti insieme a lui i vertici dell’AVL trevigiana, a cominciare dal 97enne presidente onorario Aldo Tognana, i vice presidenti Francesca Meneghin e Marco Zabotti, i segretari organizzativo e amministrativo, Emilio Boscheratto e Donato Antiga. A seguire la commemorazione ufficiale di Pier Paolo Brescacin , dell’ISREV di Vittorio Veneto, che ha ricordato la figura e il sacrificio del giovane De Luca. La nipote Gigliola Ciciliot, molto commossa, ha ringraziato per la solenne memoria dello zio Ottavio. E proprio Francesca Meneghin, promotrice dell’iniziativa, legata con parentela alle famiglie De Conti e De Luca, richiesta di un intervento finale ha concluso commossa rievocando l’avvenimento vissuto, con immenso dolore e altrettanta forza d’animo, dalla pro zia Teresa e dall’intera famiglia, conosciuta e stimata per i suoi grandi valori cristiani.