AMBIENTE

IDEE PROGRAMMATICHE PER L’AMBIENTE È oggi più che mai indispensabile assumere come criterio strategico dell’azione amministrativa a tutti i livelli, dalla Provincia ai Comuni, e su tutti gli ambiti di intervento. Per questo bisogna istituire una Commissione provinciale per l’Ambiente che recepisca le linee guida della Conferenza dei sindaci della Marca e che relazioni periodicamente sullo stato dell’ambiente e dei progetti in corso alla Conferenza stessa.Il nostro territorio è una risorsa non de localizzabile e non clonabile. Da non sprecare.” 1 - CONTROLLI A TAPPETO, Il Sistema Integrato di Controllo Ambientale Ci vogliono verifiche più frequenti e più incisive da parte delle forze dell’ordine e un Sistema Integrato di Controllo Ambientale, coordinato dalla Provincia che veda Comuni, Consorzi, Autorità di Bacino e di tutti gli altri Enti competenti, uniti in questa attività di tutela e salvaguardia. Con il supporto dell’Arpav, il Sistema Integrato di Controllo Ambientale deve dotarsi di strumenti di monitoraggio e di analisi per tutto il territorio provinciale, con particolare attenzione alla qualità dell’aria, dell’acqua e alla tutela del suolo. Un report annuale che dovrà essere sottoposto dalla Provincia alla Conferenza dei Sindaci evidenziando le aree di maggiore criticità della Marca. 2 - LE NOSTRE ACQUE L’acqua è una risorsa vitale, la sua gestione deve restare pubblica. Su questo fronte bisogna attivare delle politiche di scala che migliorino il servizio e abbassino i costi per i cittadini. La strada da percorrere è quella verso l’Azienda unica per la Gestione del Servizio Idrico, che risolva l’eccessiva frammentazione del settore ed elimini le disparità di qualità e prezzo del servizio. Oggi più che mai è doveroso incentivare le opere di depurazione sull’intero territorio provinciale. E maggiore attenzione va posta a tutela delle zone di risorgiva, troppo spesso soggette a forme di degrado e all’inquinamento. 3 - SUOLO SICURO La nostra provincia ha capito a sue spese che la tutela e la salvaguardia del suolo e del sottosuolo non sono collaterali all’amministrazione del territorio, ma importantissime attività per prevenire i rischi connessi alle esondazioni, alluvioni e ai terremoti. Calamità sempre più frequenti. Anche per questa ragione bisogna aumentare le regole, i vincoli e le verifiche all’attività di escavazione e bloccarne l’avvio di nuove. La Marca ha già dato troppo in termini di sfruttamento del suolo. La Provincia dovrà battersi perché il “Piano regionale per le attività di cava” dia la possibilità di continuare a deturpare drammaticamente il nostro territorio. 4 - ARIA CHE RESPIRIAMO Abbassare il livello delle polveri nell’aria significa investire e sviluppare la mobilità sostenibile, incentivando all’uso dei mezzi pubblici di trasporto (anche con agevolazioni sugli abbonamenti e con politiche di promozione rivolte in particolare ai giovani), moltiplicare le positive esperienze di Bike Sharing nei grandi centri urbani della Marca e avviare progetti intercomunale sul territorio. Unitamente con le forze dei Comuni investiamo sulla mobilità sostenibile realizzando, lì dove è fattibile, lungo le nostre provinciali piste ciclabili sicure. Connessioni ecologiche tra i paesi, i centri storici e i punti di interesse ambientale. Grazie al Piano Quinquennale della Viabilità in armonia col PTCP della Marca diminuire il traffico pesante dai centri urbani identificando e realizzando percorsi alternativi, così da ridurre sensibilmente i livelli d’inquinamento atmosferico e acustico.Domeniche Verdi” In alcuni momenti dell’anno, identificati e condivisi dalla Conferenza dei Sindaci per la Viabilità, si disponga lo stop del traffico su tutto il territorio provinciale. Solo così si può abbassare ulteriormente il livello di polveri sottili e dare dei segnali importanti di sensibilità ecologica che cambino nel tempo le abitudini dei trevigiani. 5 - RIFIUTI E RISPETTO PER L’AMBIENTE Anche in questo caso continuare sulla strada della Società Unica di Gestione dei Rifiuti per l’intero territorio provinciale al fine di ottimizzare le risorse a beneficio dei cittadini. Attuare sull’intero territorio provinciale la raccolta “porta a porta” e ridurre le quantità di rifiuto secco. Investire sempre più sulla formazione degli insegnanti e di conseguenza in progetti di educazione ecologica e ambientale indirizzati ai giovani. 6 - IL PIANO QUINQUENNALE DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA Successivamente alla certificazione energetica degli edifici pubblici la Provincia, in sinergia con i Comuni e gli enti ospitati in tali edifici, deve stendere un Piano di Riqualificazione Energetica della durata di cinque anni, con occhio attento all’aspetto del risparmio energetico e dell’uso di energia rinnovabile. La Provincia si deve fare promotrice nelle sedi istituzionali che tali interventi vengano scorporati dai vincoli di bilancio dettati dal Patto di Stabilità. Anche con i gestori dei servizi pubblici energetici si deve aprire un tavolo di confronto allo scopo di promuovere anche sul piano tariffario progetti di risparmio energetico, indirizzati alle famiglie, alle attività economiche, agli enti e alle intere comunità.