Oderzo e Pieve di Soligo tengono a battesimo il nuovo libro di Marco Zabotti, direttore scientifico dell’Istituto “Beato Toniolo”, che continua il suo viaggio alla ricerca dei valori di fondo e delle realtà preziose che donano pienezza di vita alle opere e ai giorni del nostro tempo, dopo il successo del volume “Giuseppe Toniolo. Nella storia il futuro” (Ave, Roma 2018).
Nella serata di mercoledì 15 luglio, alle ore 20.30, sarà il direttore del settimanale diocesano L’Azione, don Alessio Magoga, a inaugurare a Oderzo la rassegna “Cultura, Bellezza e Comunità, per stare bene insieme” nel cortile della canonica presso il Duomo, con la sua presentazione del nuovo libro del dottor Zabotti “Le Cose Nuove. Rinascere più forti, sulle orme del Toniolo”, in uscita per i tipi de La Piave Editore. Sarà presente l’autore, e la serata sarà allietata dagli intermezzi musicali al flauto del maestro Paolo Dalla Pietà.
L’Istituto Diocesano “Beato Toniolo. Le vie dei Santi”, in collaborazione con la parrocchia di Oderzo, e con il patrocinio del Comune di Oderzo, promuove dunque un ciclo di tre appuntamenti culturali nelle date del 15, 22 e 29 luglio.
“Ci è sembrato importante offrire un segnale di vitalità e di offerta culturale estiva nella nostra città, per tutto il nostro territorio - spiega la coordinatrice dell’iniziativa Maria Teresa Tolotto, responsabile dell’archivio e del museo della parrocchia del Duomo, componente della commissione scientifica del “Beato Toniolo” - e per questo abbiamo pensato a tre mercoledì sera consecutivi del mese di luglio. L’idea è quella di proporre tre libri diversi, di cui due freschi di stampa, che possono suscitare l’attenzione e l’interesse di un vasto pubblico”.
Marco Zabotti mette al centro della sua nuova pubblicazione il mondo nuovo, dentro ciascuno di noi. Quasi un istant book, un diario di bordo, uno sguardo accorato sulle conseguenze negative della pandemia, ma anche sulle risposte di bene che si sono generate (primo capitolo). E poi la visione di una nuova dimensione interiore e di uno stile di nuova umanità, a partire dalla capacità di riformare se stessi (secondo capitolo). Come fece un tempo il grande economista e sociologo cattolico Giuseppe Toniolo, un simbolo per l’oggi della nostra storia di uomini e donne che guardano al futuro (terzo capitolo). In appendice, un agile report sulle parole speciali del centenario tonioliano 2018, in particolare degli interventi del cardinale Gualtiero Bassetti agli eventi del Premio Toniolo e della solenne concelebrazione eucaristica a Pieve di Soligo il 6/7 ottobre 2018. “Ora è tempo di “cose nuove”, a partire da noi stessi - scrive Zabotti - : dopo la catastrofe vitale che ci ha coinvolti con la pandemia, possiamo rinascere più forti, insieme”. La pubblicazione del volume è patrocinata da Comune di Pieve di Soligo, rete culturale “Vite Illustri Pieve di Soligo”, Istituto Beato Toniolo. Le vie dei Santi e Foresteria Santa Maria di Follina, con il contributo di Latteria Soligo.
Nella serata successiva, giovedì 16 luglio a Pieve di Soligo, nell’ambito della manifestazione estiva “E-state insieme a Pieve”, alle ore 20.45, nella Corte Morona - Ciassi di piazza Umberto I, sarà la speaker radiotelevisiva Elisa Nadai a intervistare l’autore de “Le Cose Nuove”, e l’evento sarà accompagnato dalle esecuzioni dei musicisti della Piccola Orchestra Veneta.
In precedenza negli spazi adiacenti, alle ore 20, nella ricorrenza della festa della Madonna del Carmine - alla quale è intitolata la chiesetta di palazzo Morona di recente donata alla parrocchia e restaurata, che custodisce il dipinto del maestro Giovanni Zanzotto - l’arciprete don Giuseppe Nadal presiederà la celebrazione eucaristica, come ormai tradizione da lungo tempo.
A conclusione della messa, e prima della presentazione del libro, la Piccola Orchestra Veneta e il soprano Loredana Zanchetta eseguiranno il “Salve Regina” di Vivaldi in omaggio alla Madonna del Carmine.
E’ ormai pienamente operativa da qualche settimana e disponibile all’ospitalità di pellegrini e visitatori la nuova Casa di accoglienza e spiritualità “Foresteria Santa Maria” nell’Abbazia di Follina, inaugurata ufficialmente il 9 settembre 2017 e ora completamente accreditata per il suo servizio nell’ambito di un turismo religioso di qualità, quale punto di eccellenza del progetto di settore nella diocesi di Vittorio Veneto.
Lo hanno verificato di persona in questi giorni, complimentandosi a più riprese per il livello del restauro, della riqualificazione degli ambienti interni e della loro funzionalità, i componenti del folto gruppo di delegati delle diocesi di Innsbruck, Bolzano – Bressanone, Belluno – Feltre, Vicenza e Vittorio Veneto (nella foto allegata), che hanno partecipato a una intensa sessione di lavoro sulla realizzazione di un progetto a valenza europea, coordinato da tempo a livello tecnico da Eurac di Bolzano, sulla valorizzazione dei luoghi della fede e della cultura cristiana lungo un percorso che muove dall’Austria e conduce sino al mare Adriatico attraversando il cuore della diocesi di San Tiziano. E in verità giudizi molto positivi sulla Foresteria Santa Maria hanno contraddistinto le valutazioni di gradimento di tutti coloro che hanno già sperimentato in questa fase l’ospitalità nella struttura, affidata alla gestione dell’Istituto Diocesano “Beato Toniolo. Le vie dei Santi”, che nei mesi scorsi ha seguito direttamente con grande impegno tutte le procedure legate alla firma delle convenzioni, alle attivazioni delle utenze e ai vari adempimenti amministrativi e burocratici.
“Visitatori e pellegrini sono attratti a Follina, accolti in Abbazia, accompagnati in un’esperienza unica di spiritualità e di fraternità - sottolinea il presidente dell’Istituto Diocesano “Beato Toniolo. Le vie dei Santi”, Diego Grando – nella Foresteria Santa Maria oggi simbolo dell’amore di un territorio, che ha voluto prendersene cura per restituirla alla sua funzione originaria: dare ospitalità e ristoro ai credenti in Dio”. Già nel nome, infatti, essa riassume la vocazione di sempre di un luogo speciale, interiore: l’incontro, la disponibilità a farsi prossimo al forestiero e al viandante, l’apertura del cuore, della mente e di uno spazio fisico eloquente a quanti ricercano l’essenziale, il primato di Dio.
E lo splendido complesso abbaziale situato nel cuore di Follina, comune oggi inserito tra i Borghi più belli d’Italia, è un monumento nazionale che vanta secoli di storia, un esempio di architettura cistercense ammirato da sempre per il fascino delle sue linee, forme e sculture, e per il silenzio raccolto che avvolge il chiostro – datato 1268, e che festeggerà i suoi 750 anni con il concerto “Dante a Follina” il prossimo 12 maggio - e tutti gli ambienti di liturgia e di preghiera.
Ricordiamo che la Foresteria ha una capienza di nove camere, ciascuna con bagno privato, e una ventina di posti letto. La cucina è utilizzabile in autogestione e sono fornite le vivande per la prima colazione, mentre lo spazio comune di soggiorno è destinato a refettorio e sala di ritrovo per gruppi e singoli pernottanti negli ambienti della Foresteria. Nella presenza come ospiti è inclusa la visita guidata all’Abbazia e la possibilità di partecipare alla preghiera comunitaria dei Servi di Maria. Si può anche prevedere l’utilizzo degli spazi di soggiorno senza pernottamento per i gruppi parrocchiali e associativi che volessero fare l’esperienza del ritiro e dell’incontro in giornata nella struttura.
Informazioni: sito web www.beatotoniolo.it/foresteria, foresteria@beatotoniolo.it; prenotazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Telefono 0438/970640.